Ci sono dei modi comuni a molte persone di reagire di fronte a problemi di coppia, ma il fatto che siano frequenti non significa che siano giusti! Anzi, in questo caso sono proprio sbagliati. Quali sono queste reazioni da evitare?
Quello che dovreste invece fare come coppia è mettere in luce il vero problema. Non sempre è semplice capire quale sia. Molto spesso alla base dei problemi di coppia c’è un conflitto, una competizione vera e propria, tra i bisogni e le aspettative dei due partner.
È molto comune, infatti, che uno o entrambi abbiano un bisogno che non viene appagato nella relazione, o perché è in conflitto con il bisogno dell’altro, o per il mancato interesse dell’altro verso quel tipo di bisogno manifestato.
Facciamo un esempio molto semplificato: lo scontro molto frequente tra un marito molto preso dal lavoro e quindi poco partecipe nella famiglia, e una moglie che si lamenta del mancato interesse del marito per la famiglia.
Dietro le “lamentele” della moglie può esserci un bisogno di attaccamento (di sentirsi protetta, consolata, accudita) e dietro al marito un bisogno di autoaffermazione (di sentirsi utile, competente, riconosciuto).
Entrambi bisogni legittimi e nati da mancanze avute in quell’ambito nell’esperienza di vita e di relazione passate, MA pur sempre bisogni in CONFLITTO TRA LORO.
Cosa fare allora? “Semplicemente” andare oltre la manifestazione dei bisogni, guardare cosa c’è dietro, confrontarsi e negoziare. Ma non è affatto facile, perché in fondo questo tipo di reazione ai problemi della coppia implica il mettersi a nudo per l’altro, mostrare le proprie vulnerabilità, fargli vedere la parte più fragile di sé.
Inoltre spesso risulta difficile vedere con lucidità ed oggettività la posizione del partner in un conflitto.
Come può aiutarvi quindi un professionista?
Ricordatevi sempre che….
Inevitabilmente ENTRAMBI filtrate le esperienze e situazioni in maniera soggettiva. Quindi quando vi rendete conto che lo sta facendo l’altro, non pensate che stia DISTORCENDO la realtà, ma che quella sia la realtà attraverso il SUO filtro e che lo stesso stai facendo tu.
Non c’è una REALTÀ OGGETTIVA, e la realtà non è solo quella più coerente con i FATTI.
Non è una lotta per decidere quale delle due visioni sia la più giusta (e nel caso andiate da un professionista, non aspettatevi quindi che il suo ruolo sia quello dell’arbitro che vi dice chi ha ragione chi torto)Condividete ed ascoltate le vostre visioni, le vostre realtà soggettive, dandovi la possibilità di sentirle come legittime e reali
Cercate di avvicinarvi e comprendere ognuno la visione dell’altro.
Ricordatevi che essere una coppia non è un
“ME + TE” o un “ME vs TE” o un “o ME o TE”
Come coppia siete un NOI, qualcosa di più dell’unione di due persone, un progetto comune fatto di influenze reciproche.
Articolo a cura della
Dott.ssa Valeria Vitale
Psicologa a Roma
Psicologa
Partita IVA 15491781009
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio col n. 25110